venerdì 26 febbraio 2010

Resisti all'impulso di criticare













Ghandi
diceva che "acquistiamo il diritto di criticare severamente una persona solo quando riusciamo a convincerla del nostro affetto e della lealtà del nostro giudizio, e quando siamo sicuri di non rimanere irritati se il nostro giudizio non viene accettato e rispettato."

In effetti il fatto che giudichiamo o critichiamo un'altra persona, dice poco di questa persona, ma la dice lunga sul nostro bisogno di criticare.
Secondo voi sentire un sacco di pettegolezzi e di critiche mosse contro gli altri serve a migliorare il mondo in cui viviamo? Direi che la risposta è ovvia. Può essere un piacevole passatempo dal parrucchiere ma di certo non migliora le cose. Anzi a volte fa pure del danno. Dopo tutto a nessuno di noi piace essere criticato e quando lo siamo solitamente facciamo due cose: o ci tiriamo indietro per la paura e la vergogna oppure iniziamo a criticare anche noi di rimando.

Criticare è solo una cattiva abitudine che ci tiene impegnati e ci da qualcosa da fare ma non porta a niente di buono. Se ti fermi un attimo a pensare su come ti senti dopo che hai criticato qualcuno, ti accorgerai che ti sentirai un po' a disagio come se fossi stato tu e non l'altro ad essere criticato.
La soluzione?

Quando ti accorgi che stai per dire una cattiveria sul conto di qualcuno fermati. Osserva quante volte lo fai e come ti fa sentire a disagio. Subito dopo cerca di dirottare il tuo atteggiamento critico in uno più rispettoso e comprensivo. Il disagio sparirà immediatamente e in cuor tuo, ti sentirai decisamente bene.

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